La capacità di generare valore tramite le app per smartphone e tablet è cresciuta così tanto negli ultimi 3 anni da meritarsi il nome di App Economy: in Europa nel 2013
valeva 16,5 miliardi di euro e dava lavoro a 670mila persone.
Le aziende che sono riuscite a far fronte alle sfide di questo nuovo settore hanno visto
incrementare il fatturato del 106% e gli utili del 68%. In particolare nel B2C e nei settori del gaming, dell'intrattenimento (news, musica, video) e del turismo.
Numeri impressionanti, specie se confrontati con il
mercato italiano che non è ancora decollato del tutto: nel 2013 valeva circa
300 milioni di euro mentre le aziende italiane l'anno scorso hanno rilasciato
in media 3,9 app ciascuna. Meno della metà rispetto alle aziende tedesche, giusto per non scomodare esempi d'oltreoceano.
Dando per scontato che nell'era del mobile un'app è il modo migliore per interagire con il proprio pubblico viene da chiedersi come mai l'Italia è così indietro.
Dagli articoli che ho linkato più in alto emerge uno scenario in cui c'è da una parte
scarsa consapevolezza delle evoluzioni tecnologiche e del loro utilizzo, e dall'altra
mancanza di competenze in azienda per gestire progetti di questo tipo e
budget non adeguati per darli in outsourcing.
Il progetto di un app, però, non è molto diverso da quello di un sito web: il
costo può variare da qualche centinaio di euro a decine di migliaia di euro a seconda dell'esperienza che si vuole fornire.
Sviluppare un'app per un evento può quindi avere diverse funzioni. Al
livello base può essere una semplice guida con informazioni su come partecipare e su cosa seguire. A
livelli più complessi può essere uno strumento utile per far interagire il pubblico, acquisire contatti o addirittura vendere servizi aggiuntivi ai partecipanti (upselling).
A chi è intenzionato a svilupparne una consiglio innanzitutto di iniziare con
progetti semplici e aggiungere nuove funzionalità a mano a mano. Per questo oggi vi propongo alcune soluzioni, realizzabili anche internamente, per fornire ai partecipanti a un evento almeno le funzioni base di un'interazione via smartphone e tablet.
1. App EditorsSono software che vi consentono di creare la struttura e le pagine della vostra app con conoscenze minime di codice. Il passo più difficile è forse quello di caricare l'app negli store di Google e Apple.
Ne sono un esempio
App Inventor 2, software gratuito solo per Android, creato dal Mit di Boston, e
Lianja, software professionale a pagamento, creato per gli sviluppatori ma che offre anche una versione semplificata per chi è alle prime armi. La difficoltà principale è nel progettare da zero la propria app, cosa che richiede comunque tempi di sviluppo più lunghi.
Difficoltà: Bassa
Personalizzazione: Alta
Tempi: Lunghi
2. App BuildersCome i software precedenti sono servizi online che consentono di creare un'app senza conoscenze di codice. A differenza dei precedenti, dove bisogna disegnare tutto da zero, offrono dei template personalizzabili per esigenze specifiche e gestiscono il caricamento dell'app sugli store. I più noti sono
Apps-builder e
Como. I piani di costo sono diversi a seconda dei servizi richiesti. Como offre anche un piano gratuito, che però è limitato a pochissimi download dell'app: ottimo per testare il servizio, ma non adatto a un utilizzo professionale.
Difficoltà: Bassa
Personalizzazione: Bassa
Tempi: Rapidi
3. Template personalizzabiliSu siti come
Chupamobile.com è possibile acquistare un template di app personalizzabile con i propri contenuti e caricarlo in autonomia sugli store.
Difficoltà: Media
Personalizzazione: Bassa
Tempi: Rapidi
4. CrowdsourcingSe non si hanno le competenze specifiche ma si ha una buona idea è possibile creare un team esterno che lavori alla vostra app sulla base delle vostre direttive. È questa l'idea alla base di
Make it app, una piattaforma dove è possibile lanciare l'idea della propria applicazione e dividere con il team i ricavi futuri. Il modello, ovviamente, è utilizzabile solo per app a pagamento o con vendita di servizi in-app, cosa che comunque non è da escludere per eventi con un alto numero di partecipanti.
Difficoltà: Media
Personalizzazione: Alta
Tempi: Lunghi
Da questi esempi spero sia chiaro che lo sviluppo di un'app è ormai alla portata di molte persone, sia a livello di competenze necessarie che di costo: un'app di pura consultazione è economica e sviluppabile anche in azienda o in agenzia. Per funzioni più complesse è invece preferibile rivolgersi a professionisti e bisogna imparare a distinguere chi è competente da chi è solo rivenditore a prezzo maggiorato di alcuni dei servizi sopra elencati.
Domenico Palladino