Abituato ad avere dalla Ferragamo, suo cliente da 15 anni,
carta bianca su quasi tutto, quella volta Stefano Gabbrielli ha invece dovuto
fare ricorso a tutta la sua capacità persuasiva per convincere l'amministratore delegato a sposare l'idea: un evento di lancio per ospiti vip
in un luogo impervio e un po' pericoloso, con un
gigantesco videomapping prioettato su un'intera montagna.
L’occasione era
il lancio della linea Tuscan Soul, 4 nuove fragranze con nomi evocativi – Vendemmia, Convivio, Viola Essenziale e Bianco di Carrara – che Ferragamo Parfums doveva presentare
alla stampa internazionale, soprattutto di Russia ed Emirati, dei settori beauty, fashion e lifestyle. Il brief era pertanto “semplice”: progettare un evento unico ed emozionante per
lasciare a bocca aperta anche un target esigente e navigato come quello di giornalisti che hanno già visto tutto e farlo, naturalmente, con un budget contenuto.
L’idea dell'agenzia fiorentina
Enic Meetings & Events guidata da Stefano Gabbrielli è stata quindi quella di
puntare tutto sulla location e sulla sua spettacolarizzazione: ispirandosi al nome di uno dei nuovi profumi, Bianco di Carrara, ha organizzato l’evento proprio
in una cava di marmo a Carrara. “Dopo molte ricerche” ha detto a Event Report
Stefano Gabbrielli, CEO di Enic, “abbiamo scelto le Cave Michelangelo, dove il celebre scultore sceglieva personalmente i blocchi di marmo. Le abbiamo scelte
un po’ per la valenza evocativa del nome, ma soprattutto perché è un luogo magico: l’attività di estrazione ha creato nella montagna
un anfiteatro che si affaccia sulla valle e domina la città fino al mare”.
Il meraviglioso anfiteatro di marmo
è però impervio e inaccessibile, situato a 750 metri di altitudine e raggiungibile solo attraverso le strade dei cavatori. “I veicoli dovevano salire fra i gradoni di pietra su
percorsi che cambiavano ogni giorno perché la cava è in funzione” racconta Gabbrielli. “In più, con la pioggia dei giorni pre-evento, si creavano fiumi d’acqua e
la polvere di marmo diventava una lava bianca scivolosa e insidiosa”.
Il concept centrale dell’evento era
uno spettacolare videomapping in 3D proiettato sui gradoni della montagna: “Poiché la cava è in attività, la conformazione della montagna cambia quasi ogni giorno” ha detto Gabbrielli. “Il videomapping, che si è sviluppato
su 6mila metri quadrati – 100 in larghezza e 35 in altezza – per una durata di 16 minuti, ha dovuto quindi essere prodotto solo due settimane prima dell’evento, quando siamo stati sicuri che quel pezzo di montagna non avrebbe subito cambiamenti fino al giorno dell’evento”.
L’allestimento della “location” è stato effettuato il giorno prima dell’evento. “Una squadra di cavatori
ha spostato con le apposite macchine tonnellate di marmo: 8 blocchi sono stati utilizzati per le sedute,
un blocco da 10 tonnellate per la bouvette del catering, altri blocchi sono stati usati per nascondere lo spazio cucina e per posizionarvi il banco regia, audio, video e luci” racconta Gabbrielli.
Il giorno dell’evento
i 60 giornalisti ospiti sono stati accompagnati al centro delle Cave Michelangelo
a bordo di 20 Land Rover nuove fiammanti: ad accoglierli, un cocktail servito su
sottili vassoi di marmo creati per l’occasione e una performance live di pianoforte, tenore e soprano del
Maggio Musicale Fiorentino. “Già si può immaginare
la difficoltà di fare arrivare fin lassù un pianoforte a coda”, dice Gabbrielli, “ma l’imprevisto è stato che abbiamo dovuto
riportare di fretta in cava l’accordatore mezz’ora prima dell’evento, perché l’escursione termica aveva rovinato l’accordatura della sera prima”.
Dopo gli speech del management Ferragamo Parfums, fra cui quello del
presidente Ferruccio Ferragamo, è partita la proiezione del videomapping, che sviluppava
i temi delle 4 fragranze e la toscanità evocata dal nome della linea. La parte finale del mapping è stata
riservata al reveal dei prodotti, fra l’entusiasmo e lo stupore generali.
“Il meteo inclemente di quei giorni non solo ha complicato i lavori di allestimento, ma
ci ha anche indotto a organizzare la cena a valle, nella
gipsoteca dell’atelier Nicoli, dove gli artisti lavorano alle proprie sculture”. Poco male, commenta Gabbrielli: “L’atelier è una location estremamente suggestiva, e gli ospiti
hanno cenato seduti a un tavolo imperiale circondati da calchi, statue e blocchi di marmo ancora in lavorazione”.
L’evento, che si è svolto lo scorso settembre e di cui Enic ha curanto anche
tutta la logistica dei partecipanti e l’accommodation al Grand Hotel Imperiale e al Principe di Forte dei Marmi, ha vinto uno dei 3 premi
Innovazione e creatività nella meeting industry che Federcongressi&eventi ha assegnato durante la convention associativa di inizio marzo.
Margherita Franchetti